La sorpresa - Giorgia Meloni e la differenza tra Politico e Statista

La sorpresa – Giorgia Meloni e la differenza tra Politico e Statista

Dimenticata da molti l’essenza della Politica

Premetto che questo articolo non ha ragioni propagandistiche né di parte. Si tratta di un’analisi che richiama ai significati veri della Politica. Nell’augurio che molti protagonisti della Politica “studino” da Statisti. Per il bene del nostro Paese e dell’Europa intera. Anche perché con la sola Demagogia si va poco distante. E il momento attuale non consente distrazioni.

A mio giudizio quello che manca all’Italia in questo momento buio in spessore di personaggi, è proprio che abbiamo moltissimi politicanti, qualche politico e nessuno statista.

La differenza tra queste categorie è evidente.

Ai primi appartengono i mestieranti, senza capacità né di lavoro e ancor meno di intelletto, che sfruttano la Politica e rendono il Parlamento una casta.

I secondi sono i pochi che hanno una certa cultura e la sensibilità sociale per svolgere mansioni da parlamentare.

Gli statisti sono però un’altra cosa.

Fu statista Churchill quando promise lacrime e sangue. Fu statista Reagan con la sua Reaganomics. Lo fu Cavour, per non cercare personaggi a noi più vicini che scatenerebbero reazioni da campanile.

Devo però ammettere che da anni non leggevo dichiarazioni come quelle che ha rilasciato Giorgia Meloni, in occasione dei commenti sulle Autonomie.

La leader di Fratelli d’Italia ha detto a chiare lettere in faccia agli alleati di cordata che la ricerca delle Autonomie deve superare gli interessi locali. Dimostrando di avere una visione più ampia dei problemi del Paese. E di non essere ferma ai miseri interessi di orticello.

Ho spesso criticato Giorgia. Ora devo onestamente ammettere che si eleva di una spanna sopra tutti gli altri.
Indipendentemente dal colore politico.

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